| Citazione: Circolazione proibita attorno allo stadio, potenziati i mezzi pubblici San Siro, via libera a 7 concerti, 3 in più Il Comitato «SanSiroVivibile» aveva diffidato il sindaco Moratti dall'autorizzare l'aumento degli spettacoli. Pannelli antirumore
MILANO - Dopo i concerti con il silenziatore arrivano i concerti con il condizionale. San Siro e il rock entrano in una nuova fase. Oggi, in giunta passerà la delibera che stabilisce il numero di concerti che si svolgeranno al Meazza. Sono sette. Tre in più rispetto al numero fissato dalle passate giunte: Negramaro il 31 maggio, Vasco Rossi il 6 e il 7 giugno, Zucchero il 14, Springsteen il 25 e Ligabue il 4 e il 5 luglio. Gli ultimi tre concerti si faranno se verranno rispettate due condizioni: l'installazione di pannelli fonoassorbenti tra il terzo anello e la copertura dello stadio nel lato di via Dessiè e la creazione di una zona a traffico limitato nelle serate dei concerti. Palazzo Marino è già al lavoro, assieme ad Assomusica e le società di Milan e Inter. I materiali sono stati ordinati, circa 60 metri lineari di pannelli fonoassorbenti, e si cercherà di concludere il lavoro di montaggio prima del 31 maggio. Non ci dovrebbero essere problemi per il concerto dei Negramaro che non utilizzeranno comunque il terzo anello dello stadio. Questo permetterà di non alzare al massimo il volume degli amplificatori e di limitare perciò i fastidi dei residenti. A lavoro compiuto, ci dovrebbe essere una riduzione di circa 2,2 decibel all'esterno dello stadio. Questione di pochi decibel. Ma è proprio la differenza che passa tra un concerto a San Siro e una sagra di paese. Con l'insonorizzazione si potrebbe mantenere un livello buono dentro lo stadio senza arrecare troppi disturbi agli abitanti di via Dessiè. L'anno scorso, dopo l'intervento della Procura, gli amplificatori vennero abbassati di due tacche. Con la conseguenza che gli spettatori del terzo anello dovettero far uso del cornetto acustico per ascoltare Vasco Rossi e i seguaci del Comandante. Si vorrebbe evitare il bis. È prevista anche una seconda fase di lavori: installare dei pannelli mobili sul lato superiore della copertura, ma Milan e Inter hanno molti dubbi. I pannelli impedirebbero il passaggio della luce, creando problemi al campo di gioco. In ogni caso, il Comune è sicuro di portare a termine i lavori nei tempi giusti, anche perché la vendita dei biglietti per Ligabue e Springsteen è già arrivata agli sgoccioli. Contemporaneamente si sta lavorando al blocco del traffico per garantire un migliore deflusso dallo stadio. Si procederà come per le partite di calcio con la creazione di una zona a traffico limitato. In più verranno potenziati i mezzi pubblici, verrà prolungato l'orario della metropolitana e si provvederà alla chiusura alle auto dei parcheggi all'interno della zona rossa. Da parte loro, gli organizzatori dei concerti, metteranno a disposizione del pubblico delle navette per il collegamento con le stazioni del metrò. «Questa — attacca l'assessore ai Giovani, Giovanni Terzi, che ha firmato la delibera assieme all'assessore all'Ambiente, Edoardo Croci — è la dimostrazione dell'impegno che l'amministrazione ha sia nei confronti dei comitati dei cittadini, sia nei confronti dei giovani che vogliono assistere ai concerti e alle grandi manifestazioni di massa. Il nostro scopo è di diminuire il disturbo, ma mantenere i concerti». Basterà a convincere l'agguerritissimo Comitato SanSiroVivibile che l'anno scorso si era attirato gli strali dei fan di Vasco Rossi? Difficile. Soprattutto se si pensa che meno di un mese fa è partita una diffida al sindaco Letizia Moratti. Con riserva di «azione legale a tutela della salute e dei beni dei cittadini residenti nella zona». In pratica, il Comitato chiede di non derogare ai concerti al Meazza senza la sottoscrizione di un nuovo protocollo antirumore. Adesso un protocollo c'è. Quello che a Palazzo Marino definiscono un patto per la musica. O quanto meno un percorso che cerca di venire incontro alle esigenze dei residenti. Sarà sufficiente? Maurizio Giannattasio
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