Anime del Liga fans club(forum dedicato a Luciano Ligabue)

Nome e cognome, cd in generale

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alphadj82
view post Posted on 26/1/2006, 10:14




NOME E COGNOME (2005)

Ouverture (intro)
Il giorno dei giorni
Happy hour
L'amore conta
Cosa vuoi che sia
Le donne lo sanno
Lettera a G.
Vivere a orecchio
Giorno per giorno
È piu forte di me
Sono qui per l'amore




Brano per brano, il commento di Ligabue

Ouverture (intro)
«Di solito i miei album partono molto secchi. Questa volta invece ho scelto un approccio morbido per introdurre un pezzo che è decisamente rock». (Ligabue)
Il giorno dei giorni
«Ha a che fare con una delle mie ossessioni: quella di sentirmi vivere intensamente. E l'intensità la strappi alla vita quando non sprechi nemmeno un attimo del tuo tempo.
Il giorno dei giorni è il giorno al cubo, il tempo pieno, vero in ogni attimo. Ancora una volta racconto che quel tempo lo puoi vivere solo se sei di fianco alla persona giusta. Da un punto di vista sonoro, è un rock classico e tirato, che spiega molto del disco. Ci sono chitarre distorte (come raramente nel mio passato sonoro), mescolate a chitarre in qualche modo "sognanti", melodiche. Mi piaceva l'idea che questi due estremi potessero convivere». (Ligabue)
Happy hour
«E' una canzone ironica che vuole un po' mettere alla berlina i "si dice che". Si dice tutto e il contrario di tutto con grande facilità, a volte per noia, ma con forti condizionamenti nella vita di molti. Musicalmente è un'altra botta rock, con l'ennesimo riff di chitarra in apertura pezzo. Come a me piace». (Ligabue)
L'amore conta
«Un dialogo fra due persone un po' di tempo dopo la loro separazione. Quando la parte più emotiva e dolorosa è finalmente alle spalle. Quando vince una certa pacificazione non solo fra di loro ma, soprattutto, in ognuno di loro. Mi piace poi notare che anche la parte musicale, in linea con il testo, sia delicata ma non triste, non ripiegata su di sé». (Ligabue)
Cosa vuoi che sia
«Non appena vai in crisi, c'è sempre qualcuno che verrà a dirti che non è il caso di abbattersi, che un giorno le tue pene farai fatica perfino a ricordarle… e tu sai che è vero ma sai anche che quella è l'ultima cosa che in quel momento vuoi sentirti dire. Un mid-tempo in cui le chitarre prendono colori molto diversi durante il suo svolgimento». (Ligabue)
Le donne lo sanno
«Il titolo basterebbe. Forse bastava che avessi anche solo ripetuto quella frase durante tutto il brano. Ammetto semplicemente la superiorità del genere femminile rispetto al nostro e ammiro la loro potenza. E come sembrino frequentare mondi che noi non conosciamo. Mi piace molto la sua freschezza musicale. Come quella del suo arrangiamento». (Ligabue)
Lettera a G.
«G. era un cugino ma praticamente era un fratello. Era quello di cui ho parlato in "Una delle storie d'amore di via Cairoli" uno dei racconti della mia infanzia in "Fuori e dentro il borgo". Siamo stati bambini insieme, adolescenti insieme, adulti insieme. Abbiamo avuto gli stessi sogni, desideri. A volte le stesse ragazze.
Negli ultimi anni ho visto andarsene prima mio padre, poi qualcuno che ha condiviso il palco con me (D. Rad) e ora G. La sua morte mi ha spinto a una profonda riflessione sulle strade che prende la vita. E a molto altro. A livello arrangiativo, è una canzone fatta di parti eteree: la linea la dà una batteria vagamente tribale e tutto il resto sono pennellate, chitarre con delay che non hanno una vera e propria funzione armonica. Sono sottolineature, sfumature sottili, aperture delicate». (Ligabue)
Vivere a orecchio
«Una canzone dove si racconta ancora la mia ambizione, un traguardo verso cui ambisco: vivere a orecchio, senza spartiti o ricette prescritte da altri - 'ma metterci tutto e forse stonare di brutto'. C'è una chitarrina che mi piace, con un ostinato che tira verso un certo funk rock». (Ligabue)
Giorno per giorno
«Qui ancora chitarre delicate, che aprono l'orizzonte del ritornello più che sottolinearlo o annunciarlo con forza. L'anomalìa musicale è quella di una lunga coda pressoché strumentale. Il titolo riecheggia Il giorno dei giorni ma l'argomento è un altro: la voglia di prospettarci un futuro, di avere certezze dal domani, e la consapevolezza che non può essere così». (Ligabue)
È piu forte di me
«Uno degli estremi del disco. Il pezzo più teso, agitato, frutto di un nervosismo e prodotto di un'ossessione. L'ossessione di un uomo che vuole una donna che quella notte sta con un altro. Le ore scandiscono questa febbre e le strofe del pezzo. Un brano d'impulso, tensione dark a quasi 160 di bpm». (Ligabue)
Sono qui per l'amore
«L'altro estremo dell'album. Una canzone in punta di penna, senza spinte - cantata con pochissima emissione di voce. C'è un senso di appagamento, un modo pacificato di pormi. Dal punto di vista lirico, mi sono lasciato andare a immagini che non sentono l'obbligo di essere chiare. Sono semplicemente libere». (Ligabue)


Il videoclip de "Il giorno dei giorni"
Il playback è stato realizzato in una cava di Marmo, una scenografia naturale che ha permesso di ottenere una spettacolare performance di Luciano e della band.
Mentre si sviluppa la canzone, l'atmosfera attorno a loro cambia: le emozioni sono proiettate attraverso dei cambiamenti atmosferici continui.
I cieli si oscurano, arriva il temporale, la luce si alterna, la notte rapidamente diventa giorno e viceversa, il vento soffia sempre più intensamente, continui cambiamenti come gli stati d'animo di ognuno di noi.
I due protagonisti del video, un ragazzo ed una ragazza, non si conoscono, ma vivono due vite parallele, si sentono quasi isolati dal resto della realtà e vengono, infatti, rappresentati come due figure oscure che ad un certo punto dopo essersi allontanati da tutto e tutti, alla fine si ritrovano e la solitudine si trasforma in unione.
Questo è il loro "Giorno dei giorni", un senso di libertà ed euforia.
Il video è stato girato in pellicola 35mm.
Regia: Kal Karman
Casa di Produzione: Filmlover -
Executive Producer: Rino Sorrentino
Post Produzione: Claer - London
 
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morganalefairy
icon6  view post Posted on 8/3/2006, 13:49




CITAZIONE(alphadj82 @ 26/1/2006, 10:14)
NOME E COGNOME (2005)

Ouverture (intro)
Il giorno dei giorni
Happy hour
L'amore conta
Cosa vuoi che sia
Le donne lo sanno
Lettera a G.
Vivere a orecchio
Giorno per giorno
È piu forte di me
Sono qui per l'amore




Brano per brano, il commento di Ligabue

Ouverture (intro)
«Di solito i miei album partono molto secchi. Questa volta invece ho scelto un approccio morbido per introdurre un pezzo che è decisamente rock». (Ligabue)
Il giorno dei giorni
«Ha a che fare con una delle mie ossessioni: quella di sentirmi vivere intensamente. E l'intensità la strappi alla vita quando non sprechi nemmeno un attimo del tuo tempo.
Il giorno dei giorni è il giorno al cubo, il tempo pieno, vero in ogni attimo. Ancora una volta racconto che quel tempo lo puoi vivere solo se sei di fianco alla persona giusta. Da un punto di vista sonoro, è un rock classico e tirato, che spiega molto del disco. Ci sono chitarre distorte (come raramente nel mio passato sonoro), mescolate a chitarre in qualche modo "sognanti", melodiche. Mi piaceva l'idea che questi due estremi potessero convivere». (Ligabue)
Happy hour
«E' una canzone ironica che vuole un po' mettere alla berlina i "si dice che". Si dice tutto e il contrario di tutto con grande facilità, a volte per noia, ma con forti condizionamenti nella vita di molti. Musicalmente è un'altra botta rock, con l'ennesimo riff di chitarra in apertura pezzo. Come a me piace». (Ligabue)
L'amore conta
«Un dialogo fra due persone un po' di tempo dopo la loro separazione. Quando la parte più emotiva e dolorosa è finalmente alle spalle. Quando vince una certa pacificazione non solo fra di loro ma, soprattutto, in ognuno di loro. Mi piace poi notare che anche la parte musicale, in linea con il testo, sia delicata ma non triste, non ripiegata su di sé». (Ligabue)
Cosa vuoi che sia
«Non appena vai in crisi, c'è sempre qualcuno che verrà a dirti che non è il caso di abbattersi, che un giorno le tue pene farai fatica perfino a ricordarle… e tu sai che è vero ma sai anche che quella è l'ultima cosa che in quel momento vuoi sentirti dire. Un mid-tempo in cui le chitarre prendono colori molto diversi durante il suo svolgimento». (Ligabue)
Le donne lo sanno
«Il titolo basterebbe. Forse bastava che avessi anche solo ripetuto quella frase durante tutto il brano. Ammetto semplicemente la superiorità del genere femminile rispetto al nostro e ammiro la loro potenza. E come sembrino frequentare mondi che noi non conosciamo. Mi piace molto la sua freschezza musicale. Come quella del suo arrangiamento». (Ligabue)
Lettera a G.
«G. era un cugino ma praticamente era un fratello. Era quello di cui ho parlato in "Una delle storie d'amore di via Cairoli" uno dei racconti della mia infanzia in "Fuori e dentro il borgo". Siamo stati bambini insieme, adolescenti insieme, adulti insieme. Abbiamo avuto gli stessi sogni, desideri. A volte le stesse ragazze.
Negli ultimi anni ho visto andarsene prima mio padre, poi qualcuno che ha condiviso il palco con me (D. Rad) e ora G. La sua morte mi ha spinto a una profonda riflessione sulle strade che prende la vita. E a molto altro. A livello arrangiativo, è una canzone fatta di parti eteree: la linea la dà una batteria vagamente tribale e tutto il resto sono pennellate, chitarre con delay che non hanno una vera e propria funzione armonica. Sono sottolineature, sfumature sottili, aperture delicate». (Ligabue)
Vivere a orecchio
«Una canzone dove si racconta ancora la mia ambizione, un traguardo verso cui ambisco: vivere a orecchio, senza spartiti o ricette prescritte da altri - 'ma metterci tutto e forse stonare di brutto'. C'è una chitarrina che mi piace, con un ostinato che tira verso un certo funk rock». (Ligabue)
Giorno per giorno
«Qui ancora chitarre delicate, che aprono l'orizzonte del ritornello più che sottolinearlo o annunciarlo con forza. L'anomalìa musicale è quella di una lunga coda pressoché strumentale. Il titolo riecheggia Il giorno dei giorni ma l'argomento è un altro: la voglia di prospettarci un futuro, di avere certezze dal domani, e la consapevolezza che non può essere così». (Ligabue)
È piu forte di me
«Uno degli estremi del disco. Il pezzo più teso, agitato, frutto di un nervosismo e prodotto di un'ossessione. L'ossessione di un uomo che vuole una donna che quella notte sta con un altro. Le ore scandiscono questa febbre e le strofe del pezzo. Un brano d'impulso, tensione dark a quasi 160 di bpm». (Ligabue)
Sono qui per l'amore
«L'altro estremo dell'album. Una canzone in punta di penna, senza spinte - cantata con pochissima emissione di voce. C'è un senso di appagamento, un modo pacificato di pormi. Dal punto di vista lirico, mi sono lasciato andare a immagini che non sentono l'obbligo di essere chiare. Sono semplicemente libere». (Ligabue)


Il videoclip de "Il giorno dei giorni"
Il playback è stato realizzato in una cava di Marmo, una scenografia naturale che ha permesso di ottenere una spettacolare performance di Luciano e della band.
Mentre si sviluppa la canzone, l'atmosfera attorno a loro cambia: le emozioni sono proiettate attraverso dei cambiamenti atmosferici continui.
I cieli si oscurano, arriva il temporale, la luce si alterna, la notte rapidamente diventa giorno e viceversa, il vento soffia sempre più intensamente, continui cambiamenti come gli stati d'animo di ognuno di noi.
I due protagonisti del video, un ragazzo ed una ragazza, non si conoscono, ma vivono due vite parallele, si sentono quasi isolati dal resto della realtà e vengono, infatti, rappresentati come due figure oscure che ad un certo punto dopo essersi allontanati da tutto e tutti, alla fine si ritrovano e la solitudine si trasforma in unione.
Questo è il loro "Giorno dei giorni", un senso di libertà ed euforia.
Il video è stato girato in pellicola 35mm.
Regia: Kal Karman
Casa di Produzione: Filmlover -
Executive Producer: Rino Sorrentino
Post Produzione: Claer - London

penso che questo sia uno dei migliori degli album del Liga... non ha mai parlato così nello specifico della sua vita, e soprattutto non ha mai parlato in modo così diretto dell'amore.... grande liga... biggrin.gif
 
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fiore.88
view post Posted on 10/3/2006, 14:45




Anke a me piace molto,è sicuramente uno dei migliori..è valsa la pena di aspettare, contando i giorni che mancavano all' uscita!
 
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___cLa*
view post Posted on 10/3/2006, 15:20




e` vero.. anche a me piace tantissimo...
 
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racewars
view post Posted on 29/3/2006, 09:45




si,sicuramente uno dei più belli.


HOT HOT HOT !!! tongue.gif
 
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Michela_vivo per il Liga
view post Posted on 6/6/2006, 14:22




Luciano si racconta tantissimo in questo album, stupendo a parer mio (anche se di stile diverso rispetto al Liga degli anni '90), che vale la pena di ascoltare dalla 1 all'ultima nota per cogliere quello che poi Liga stesso ha commentato.
Grazie Luciano, anche questa volta sei riuscito a sorprenderci e a regalarci 11 nuovissime e fortissime emozioni!
 
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Black°Night
view post Posted on 15/6/2006, 08:36




l'album è molto orecchiabile, anke se per i miei gusti non regge il confronto con dischi del tipo di 'fuori come va?' per citarne qualcuno recente..
 
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Michela_vivo per il Liga
view post Posted on 15/6/2006, 12:19




Seconod me NOME E COGNOME è più bello di Fuori come va?
 
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Black°Night
view post Posted on 15/6/2006, 13:26




certe canzoni di fuori come va sono stupende tipo tu che conosci il cielo, il campo delle lucciole, chissa se in cielo passano gli who, tutte le strade portano a te.. un liga che ho risentito solo in sono qui per l'amore nell'ultimo album
 
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Michela_vivo per il Liga
view post Posted on 15/6/2006, 16:07




Ma è logico...è un altro Liga questo di NOME E COGNOME, inutile negarlo...e a me è piaciuto tantissimo!
Poi certo che canzoni come quelle che hai citato tu sono indiscutibilmente stupende, però merito al merito!
 
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Black°Night
view post Posted on 15/6/2006, 22:03




vabbè in ogni caso sono belle tutte...
 
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Michela_vivo per il Liga
view post Posted on 16/6/2006, 14:28




Certo!Questo è fuori discussione!
 
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CrashOverRight
view post Posted on 16/6/2006, 16:46




anche se come avete detto è un altro lato di liga...ragazzi lo stile è inconfondibile e il cd è stupendo..!!!
 
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Donnie90
view post Posted on 21/6/2006, 22:57




Sarà pure un altro Liga ma a me piace sempre e comunque!! Non c'è una canzone ke nn mi piace in questo album!!
 
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fiore.88
view post Posted on 22/6/2006, 10:38




è vero!a me è piaciuto molto di più questo rispetto a "fuori come va?" certe canzoni non mi entusiasmano particolarmente come "Chissà se in cielo passano gli Who" e "voglio volere" anche se il testo è molto bello
 
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57 replies since 26/1/2006, 10:12   974 views
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