| Diramata la lista degli artisti che parteciperanno nella sezione principale al sessantessimo Festival di Sanremo. Ci sono esclusioni clamorose, come quella di Paola Turci, bocciata per la seconda volta consecutiva, Geradina Trovato, Finley e di Matteo Becucci, “tagliato fuori” dalla presenza di Noemi in un Festival che sarà marcato talent show visto che ci saranno anche Marco Mengoni, Valerio Scanu e Morgan. Fuori anche i Matia Bazar, la cui presenza era data per sicura.
Per la serie “La polemica è servita”, Povia porterà sul palco il dramma di Eluana Englaro, pretendendo di cantare “La verità”: “Dopo che lo scorso anno mi hanno massacrato per ‘Luca era gay’ sinceramente per ora non voglio dire nulla, tranne che mi fa piacere andare a Sanremo – ha dichiarato all’Adnkronos -. Non voglio essere frainteso o strumentalizzato ed ho ancora tutta la partecipazione al festival da organizzare“.
E per la serie: “Nazionalpopolari”, pronto il debutto del principe Emanuele Filiberto di Savoia che sarà protagonista di un recitativo nel duetto fra Pupo e il tenore Luca Canonici nel pezzo “Italia amore mio”. Dentro anche Toto Cutugno, che all’Isola dei famosi ha preferito quella…dei Fiori e Nino D’Angelo, protagonista dell’unico brano in napoletano.
Debutto fra i big per Irene Fornaciari “featured” nel pezzo dei Nomadi scritto da Zucchero e per i Sonohra, mentre Irene Grandi porterà un pezzo di Francesco Bianconi dei Baustelle. L’ironia sarà garantita da Simone Cristicchi, che se la prende con Carla Bruni. Lodevoli le presenze di Malika Ayane (porterà un pezzo di Pacifico) ed Enrico Ruggeri. Ecco l’elenco completo dei partecipanti, che sono 16, due in più del previsto.
ARISA – “Ma l’amore no”- Campionessa in carica della sezione Giovani, debutta fra i big. Il pezzo è firmato dal suo compagno Giuseppe Anastasi, come l’anno scorso. L’album è andato benissimo, ora ritenta la via sanremese. E’ praticamente la prima di cui si sapeva l’ingresso al festival: tutto confermato.
MALIKA AYANE – “Ricomincio da qui” - Si rinnova il duello con Arisa, che l’anno scorso le ha negato il successo fra i Giovani. E’forse il miglior talento al femminile italiano. Benissimo l’album che porta il suo nome, il brano dell’anno scorso “Come foglie”, gira ancora nelle radio. E’la seconda italiana di origine straniera al Festival dopo Marco Guerzoni, in gara con Baldi nel 1996. All’esordio fra i big, il pezzo saà firmato da Pacifico, che ha già scritto “Feeling Better”, “Sospesa” e cantato con lei “Verrà l’estate” (che era nell’album di lui).
SIMONE CRISTICCHI – “Meno male”- Vincitore dell’edizione 2007 con “Ti regalerò una rosa”, dopo è praticamente sparito dalla cricolazione, tranne il duetto con Frankie Hi Nrg l’anno dopo. Il pezzo parla di Carla Bruni, ci sarà da ridere.
TOTO CUTUGNO – “Aeroplani”- Quindicesimo festival, cominciò parlando del “Volo AZ 504″ nel 1976 con gli Albatros, adesso è invecchiato e preferisce i più tranquilli “Aeroplani”. Ha vinto nel 1980 e relativamente alla sezione Classic, nel 2005 insieme ad Annalisa Minetti. Doveva andare sull’Isola dei Famosi, ha preferito Sanremo. E’ il solo artista italiano in gara famoso all’estero.
NINO D’ANGELO – “Jammo ja” – Quarto festival, più uno come conduttore del Dopofestival. Aveva praticamente smesso di cantare – annunciandolo persino pubblicamente – per fare l’autore ed il direttore di teatro, scende di nuovo in campo. Tanto rumore per nulla: alla fine l’unico dialetto sarà come sempre quello napoletano.
IRENE GRANDI – “La cometa di Halley”- Una delle grandi favorite. Seconda nel 2000 con “La tua ragazza sempre” firmata Vasco Rossi, stavolta il pezzo è scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle, che le ha già fatto fare cassa con “Bruci la città”. E’appena uscita col repackaging dell’album di Natale, l’ultimo disco di inediti è del 2005.
MARCO MENGONI – pezzo da decidere - Qualificato d’ufficio come vincitore dell’edizione numero 3 di X Factor, il singolo d’esordio “Dove si vola” e l’omonimo Ep stanno andando benissimo.
MORGAN – “La sera” - Al primo festival da solista, la sua unica presenza è nel 2001 con i Bluvertigo e “L’assenzio”. Reduce da X Factor, dove è stato giudice delle tre edizioni e lo sarà nella quarta, sfiderà i suoi ex “allievi” Marco Mengoni e Noemi. L’album di cover “Italian songbook n.1″ è andato bene, il suo sound è molto complesso, ma la notorietà televisiva può aiutarlo molto. L’ultimo album di inediti è del 2007, “Da A ad A”.
FABRIZIO MORO – “Non è una canzone” – Terzo nel 2008 fra i big, ha vinto fra i Giovani nel 2007 con “Pensa”. Discograficamente non è andato benissimo, si è un pò perso per strada. Il pezzo sanremese: “È una canzone contro i canoni e gli stereotipi che ci vincolano. Non ci sono riferimenti a schieramenti politici – spiega – ma è una critica all’attuale sistema politico, economico, culturale e poetico”.
NOEMI – “Per tutta la vita”- Dopo il quinto posto ad X Factor seconda edizione, i successi di vendita di “Briciole” dell’Ep “Noemi” e del primo album di inediti “Sulla mia pelle” con annesso singolo “L’amore si odia”, è forse l’artista emergente più in rampa di lancio. E’ brava, ha talento. Se il pezzo è bello come i due singoli di cui sopra, è quella che ha più chances di sbancare l’Ariston. Si prenota in ogni caso per un posto sul podio. Esordiente.
NOMADI ft IRENE – “Il mondo piange” - Irene Fornaciari, figlia di Zucchero, trova l’approdo dei Nomadi per debuttare fra i big. Ci tocca anche fare il tifo per loro, pur non apprezzando asoslutamente Irene, perchè i Nomadi ci piacciono sempre. E magari il connubio sorprenderà. Il pezzo porta anche la firma di Zucchero. Quanto al talento di Irene, dobbiamo ancora vederlo al massimo. L’anno scorso aveva un buon pezzo (“Spiove il sole”.), ma l’interpretazione non c’era piaciuta. Terzo festival per i Nomadi, il secondo nella nuova formazione, con il ritorno alla grande di Danilo Sacco dopo i noti problemi cardiaci che lo hanno fermato per un periodo. Nel 2006 furono secondi dietro il piccione di Povia, che scempio (vittoria di consolazione nella sezione Gruppi). 46 anni di storia meriterebbero un successo, pazienza se c’è la figlia di Zucchero….
POVIA – “La verità (Eluana)” – Terzo festival, vince nel 2006, secondo l’anno scorso con “Luca era gay”. Per l’ennesima volta, cavalca il dramma altrui per farsi pubblicità. No comment.
PUPO, EMANUELE FILIBERTO E LUCA CANONICI - “Italia amore mio” - Si candida al rolo di nuova “Italia”, on riferimento allo storico pezzo di Mino Reitano del 1988. Il tutto, dopo l’operazione “L’opportunità” dell’anno scorso – ha un sapore digustoso, considerando che Emanuele Filiberto è colui la cui famiglia chiese persino un risarcimento all’Italia per l’esilio. Il principe, dopo la vittoria a “Ballando con le stelle”, la solenne trombatura alle elezioni Europee, l’annullamento del reality cui avrebbe dovuto partecipare e la ua bocciatura alla co- conduzione delFestival, rientra dalla finestra. Trovarsi un lavoro normale no? Sesto festival per Pupo, esordio per Luca Canonici, tenore: è il quarto della rassegna dopo Andrea Bocelli, Alessandro Safina e Piero Mazzocchetti.
ENRICO RUGGERI – “La notte delle fate”- Enrico Ruggeri ci salverà da questo festival dal cast a tratti imbarazzante. Fossimo in un periodo normale, si giocherebbe la vittoria con i Nomadi. Ma siccome questo non è un periodo normale, c’è anche il rischio che non ci arrivi nemmeno, sul podio. Noi tifiamo per lui (e per loro), senza discussoni. Perchè dopo Marco Carta deve vincere gente vera. Decimo festival, ha vinto nel 1987 con Morandi e Tozzi e nel 1993 da solo con “Mistero”. Il grande ritorno alla musica, dopo tanta tv.
VALERIO SCANU – “Un attimo con te”- Con i suoi 19 anni è il più giovane cantante in gara. Secondo ad Amici 2008, è reduce dall’ottimo successo di vendite dei due album “Sentimento” e “Valerio Scanu. Esordiente. Alla fine c’è di peggio, in questo cast. E comunque meglio lui dei Sonohra, per esempio.
SONOHRA – “Baby” – La vittoria nella sezione Giovani di Sanremo nel 2008 con “L’amore”, poi poco altro. All’esordio fra i big, rilancio cercasi. I Paola e Chiara al maschile. Giudicate voi se è un complimento o meno.
viene da chiedersi cosa lo fanno a fare sto festival....ad ogni modo...il principe filiberto non sa proprio cosa fare, deve per forza apparire in tutte le salse! povia invece cade sempre più in basso con le sue canzoni, per fare quello che va contro corrente risulta di cattivo gusto! con questa canzone poi....certo è che il cattivo gusto ce l'ha soprattutto chi ammette certe canzoni in gara! i titoli in generale sono piuttosto banali, come sempre del resto, tranne qualcuno che mi ispira "la cometa di halley" di irene grandi e "la notte delle fate" di ruggeri, tra l'altro mi ispirano molto proprio questi due cantanti, gli unici forse, insieme ai nomadi (se la loro canzone non viene rovinata dala figlia di zucchero...) inutile parlare della marea di gente che proviene dai vari talent show e da quelli che provengono dal dimenticatoio che senza sanremo non farebbero piu una lira! e questo dovrebbe essere il festival che rappresenta la musica italiana?? annamo bene!
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