Oceano vivo e fecondo, padre severo, culla del mondo, oceano parete d’acqua, scogli impotenti per la risacca, onde incoscienti, onde frequenti e trasparenti, nella tua conchiglia senti, l’oceano è testimone di grandi eventi, di sporco marciume, insigne maestro di contraddizioni, la cresta tranquilla, inquieti fondali natura selvaggia, dagli abissi più fondi fino alla spiaggia, fino a dove può arrivare l’oceano, oceano, oceano illimitato, nei punti lontani lui è il cielo sposato, oceano forte e violento ma cieco nell’uso di questa potenza, oceano che tratta con nessuna differenza sessi diversi, non esiste una giustizia nell’oceano, vecchio ma saggio, oceano che ti offre il terrore di un naufragio, oceano estremo custode di tesori sognati, di amori vissuti, e sulle rive bagnate, sulle rive sfiorate, sulle rive toccate, sulle rive violentate dall’oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano padre padrone dell’uomo sicuro, dell’uomo buffone, oceano crudele, oceano sfruttato, oceano temuto, oceano navigato, oceano contenuto da una legge di lusso che dice che al flusso segue sempre il riflusso, è il nostro oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano oceano…
Pezzo inedito, l’unica registrazione disponibile risale al luglio del 1987, effettuata durante un live a Correggio con gli Orazero.
Mamma mia io più sento questa canzone e più me ne innamoro... E poi trovo stupenda la voce che ha Liga in tutto quel concerto dell'87, ma soprattutto in questa canzone quì!