| NAPOLI — Alle feste delle scuole medie inferiori della «Napoli bene» impazza un nuovo gioco. All'ingresso del locale, vengono distribuiti dei dollari finti ai maschietti. I ragazzi avvicinano, nel corso della serata, le ragazzine e propongono: mi dai un bacio sulla bocca in cambio di un dollaro? Alla fine vince l'adolescente che ha «incassato» più dollari finti in cambio di baci (veri).
IL RACCONTO - A riferire della «compravendita» del bacio è una mamma che ha raccolto le ingenue confidenze della figlia dodicenne. Ecco di seguito il racconto dell'adolescente e lo sconcerto crescente della donna. «Mamma, non sai che bello stasera! C’è stata pure una gara divertentissima!». Dodici anni, alta, bionda, carina: Ludovica è appena rientrata a casa ed è un torrente di emozioni. Sono da poco passate le 23 di un sabato invernale e sua madre, classe ’63, sorride pensando che alla sua stessa età e a quell’ora era già a letto, dopo un pomeriggio trascorso a giocare con Barbie e Ken e un passaggio obbligato davanti alla tv del monopolio su un programma della Lotteria Italia. Ludovica, invece, è già stata al suo terzo MkP, festa a pagamento ma su invito in una discoteca nei dintorni di via dei Mille, a Napoli.
LA «GARA DIVERTENTISSIMA» - Festa circoscritta, anche sul biglietto, agli alunni delle tre-quattro scuole medie inferiori del perimetro «bene» di Chiaia-Posillipo. E bene, pare si sia divertita. Come si è divertita? «Mamma ho ballato sempre, mi hanno invitata in tanti e perfino uno del liceo». Uno del liceo? Ma non era una serata riservata a voi ragazzini delle medie?«Sì vabbè, ma poi vengono anche quelli più grandi». Grandi quanto? «14-15 anni». Bah. Comunque. E cosa avete fatto?
«Ballato. Sempre ballato. Qualcuno aveva pure bevuto. Ma prima, fuori dal locale. Lì si consumano solo analcolici. Poi, sai, provano anche a metterti le mani addosso. Sul sedere. Per questo quando accetto di andare in pista insieme premetto subito: ma solo ballare, eh!». Vabbè. E racconta, cos’era questa gara divertentissima? «Ora ti spiego, mamma. Troppo figa. All’ingresso del locale venivano distribuiti ai maschi dei soldi, ma finti, e solo per giocare». Giocare? «Sì, uffa, fammi continuare!!! È la gara! Allora, durante la serata i ragazzi vengono da noi e propongono: se mi dai un bacio ti do questo soldo (finto eh!) in cambio».
DOLLARI FALSI, BACI VERI - Scusa Ludovica, le fa la mamma, non ho capito bene. «Uff mamma, cosa c’è da capire? Un bacio per un soldo, ma sempre quello finto eh». E il bacio pure è finto? «No no, è vero! Insomma mamma….». Mamma non capisce. Per lei il bacio è un suggello d’amore: intimo, riservato e perfino prudente per le sue implicazioni. Mamma —pur avendo valori solidi e, se si vuole, "antichi" — non si sente poi tanto vecchia: è intransigente quanto basta, ha avuto e ha tuttora una esistenza sociale e mondana ampia e variegata e ha pure una visione molto più larga delle cose della vita rispetto a quella che potevano avere, negli stessi suoi anni, i propri genitori. Ludovica, ma la gara qual è, in cosa consiste? «Vince la ragazza che ha collezionato più soldi, finti».
I PREMI ALLE «BACIATRICI» - Chi e cosa ha vinto, Ludovica? «Non la conosco, ma ha avuto in premio una cintura di Fendi: aveva quaranta biglietti. Ma ha vinto pure un’altra, la seconda, con trenta dollari: sciarpa e cappello, sempre di Fendi. La terza, con venticinque punti, non ha preso nessun premio». Quaranta, trenta, venticinque baci. Cifre spropositate e non solo per lo scambio che rappresentano. Una riffa sull’atto primario e più profondo dell’amore. Ma perché? Si chiamano «Dollaro party» e le foto di queste imprese adolescenziali scorrono pure su un sito internet.
Francesca Paola Leosini
04 febbraio 2010
|
