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Dopo il passaggio alla Camera dei Rappresentanti della riforma della sanità approvata al Senato a Natale, per i democratici comincia il lavoro piu' difficile: convincere gli americani che hanno fatto la cosa giusta. L'opinione pubblica non ha finora condiviso le speranze del presidente Barack Obama sulla riforma e ha guardato a quest'ultima con sospetto. Lo scetticismo è cresciuto insieme alla campagna negativa orchestrata da repubblicani e lobby assicurative: le critiche alla riforma sono sostanziali. Vanno dall'accusa al governo federale di essersi intromesso sul mercato della sanità a quelle ancora più insidiose di tagli all'assistenza medica agli anziani per finanziare la copertura di milioni di non assicurati. I repubblicani faranno leva sulla sanità per lanciare la volata in vista delle elezioni di metà mandato a novembre, nella speranza di scalzare i democratici eletti in aree conservatrici.
Ma Obama e i democratici non staranno a guardare: la vittoria nella sanità è al di la' del valore politico, un traguardo storico di indubitabile portata. E per tradizione gli americani hanno una maggiore propensione a credere a chi vince, piuttosto che chi perde, il questo caso i repubblicani del leader dell'opposizione alla Camera John Boehner. La riforma è una dura sconfitta politica anche per il tea party, il movimento anti Washington e anti tasse, che ha portato la destra in piazza contro la legge.
Le speranze dei Democratici
Dopo oltre un anno di dibattito, il voto - anche se a favore di una riforma in buona misura impopolare - potrebbe essere la svolta in vista delle politiche di novembre. "Pelosi si aspetta che la riforma riporti in rotta i Democratici finora alla deriva - ha detto un collaboratore stretto della presidente della Camera a Politico - il voto cambia tutto".
I sondaggi prevedono un'avanzata dei repubblicani nel voto di mezzo termine di novembre e non escludono la possibilità di un cambio di maggioranza. La riforma ha danneggiato i Democratici e minato la popolarità del presidente Barack Obama, ma a testo approvato difendere il provvedimento potrebbe essere più semplice.
Il blog di Moore
La "gran cosa della riforma sanitaria appena approvata? Salverà anche la vita dei Repubblicani". Graffiante e polemico come nei giorni migliori, il regista e sceneggiatore americano Michael Moore non resiste alla tentazione di affidare al suo blog le riflessioni sulla storica approvazione della riforma sanitaria Obama. Con un occhio di riguardo per i suoi "compagni cittadini" Repubblicani.
"Grazie al voto dell'altra notte, anche vostro figlio malato di asma fin dalla nascita sarà assicurato, dopo aver sofferto per i suoi primi nove anni di vita, in quanto bambino americano con una malattia pre-esistente", afferma l'autore del docu-film Sicko, duro atto d'accusa nei confronti delle compagnie assicurative . Grazie al voto, "il vostro ragazzo di 23 anni investito da un automobilista ubriaco, che dovrà passare sei mesi ricoverato in ospedale, non vi manderà in bancarotta, perché sarete in grado di tenerlo sulla vostra polizza assicurativa".
Inoltre "dopo che il cancro sarà tornato per la terza volta, causando un ennesimo esborso di 200mila dollari in spese salvavita, la vostra assicurazione dovrà commettere un atto criminale solo a pensare" di liberarsi di voi. "Si', miei cari amici Repubblicani - prosegue Moore - anche se vi siete opposti a questa legge sanitaria, ci siamo assicurati che tuteli anche voi, in caso di necessità".
"So che siete arrabbiati adesso. So che probabilmente - aggiunge il regista con la consueta ironia - pensate che se foste stati spezzati da una malattia, o cacciati di casa per bancarotta sanitaria, vi sareste in qualche modo rialzati e sareste sopravvissuti. So che è una storia confortante da raccontarsi, e che se John Wayne fosse stato ancora vivo sono sicuro che avrebbe potuto farci un film, per voi". Ma la realtà è che queste compagnie assicurative hanno "una sola missione: spremere da voi più soldi possibile, e poi lavorare come demoni per negare qualsiasi copertura e aiuto quando vi ammalate".
Cosi' "quando un giorno vi troverete all'improvviso colpiti da una una malattia potenzialmente letale, forse ringrazierete questi socialisti rosa, questi Democratici innamorati del Canada per quello che hanno fatto domenica sera". Se è di qualche consolazione, aggiunge Moore, "i ladri che dirigono le compagnie assicurative cercheranno ancora di negare la copertura agli adulti con condizioni pre-esistenti per i prossimi quattro anni". E in caso di violazioni "dovranno pagare appena 100 dollari al giorno. E, questa e' la parte migliore, la nuova legge chiederà a tutti i cittadini che non sono poveri o anziani di sottoscrivere un controllo presso un'assicurazione sanitaria". E' davvero "una giornata favolosa per queste compagnie", commenta il regista.
"Quindi non state troppo male. Siamo molto lontani da un'assistenza sanitaria universale - sintetizza Moore - Più di 15 milioni di americani saranno ancora senza copertura. E questo vuol dire che circa 15.000 persone perderanno la vita ogni anno perché non potranno permettersi di vedere un dottore o di farsi operare. Ma altri 30.000 - aggiunge - sopravviveranno. Mi auguro che vi vada bene". "Se non vi dispiace, adesso abbiamo molto da fare per cercare di migliorare questa legge e far sì che tutti gli americani siano coperti, e che le sporche compagnie assicurative siano messe fuori dal mercato. Perchè quando si tratta di aiutare i malati nessuno dovrebbe potersi chiedere: 'Quanto possiamo risparmiare facendo soffrire questo povero bastardo?'. Per favore, amici Repubblicani, se potete - esorta il regista - state calmi un momento. E siate felici per il vostro Paese. Stiamo facendo meglio. E lo stiamo facendo anche per voi", conclude Moore.
La rabbia repubblicana
All'indomani del voto della Camera che ha dato via libera alla riforma della sanità il senatore ed ex candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain ha giurato che non è ancora detta l'ultima parola e che una serie di rappresaglie ai seggi e nei tribunali permetteranno di riscrivere la legge su cui il presidente Barack Obama si accinge a metter la firma.
Intervistato su Good Morning America della Abc, McCain ha equiparato la riforma a una "acquisizione" del settore della sanità da parte del governo.
"Sfideremo questa legge ogni volta che ne avremo l'opportunità", ha detto il senatore rivale di Obama alle elezioni per la Casa Bianca 2008, "perché questa legge è terribile per l'America: la respingeremo".
io penso che e una cosa molto giusta perche cosi anche non ha la disponibilità econimica puo accedere al servizio sanitario, prima invece c'era bisogno di un assicurazione