Stavolta arrivo buon ultimo. Tra un british tour e impegni vari ho ascoltato il nuovo album del Liga con colpevole ritardo. Lo confesso, ho aspettato più del dovuto anche perché temevo che fosse una delusione: il singolo non mi aveva esaltato, anche se devo ammettere che col passare dei giorni ho cambiato leggermente idea. Però insisto nel dire che se dovessi compilare un’ipotetica “top 10” del Liga non ce lo metterei. L’album nel suo insieme invece lo trovo buono. Era un disco difficile da fare, Luciano festeggia vent’anni di carriera e spesso ricorrenze di questo tipo ti portano o a strafare o a guardarti alle spalle. Lui ha avuto la forza di evitare entrambi gli errori. Chiaramente il Liga che tutti conoscono è sempre lì, sarebbe stato sciocco da parte sua gettare al vento le sue peculiarità. Ma c’è anche un Ligabue più aspro, più cattivo. E non sto parlando di un brano come Caro il mio Francesco, che lui stesso ha definito «un divertissement, tutto sommato una canzone inutile». Il pugno nello stomaco semmai è Quando mi vieni a prendere. E Ci sei sempre stata e La verità è una scelta guardano al futuro. In generale un album suonato alla grande, che a tratti ci mostra un Liga “diverso”. Ok, promosso: il voto generale è 7+.
E adesso, così per giocare, ecco qualche altro voto:
Quando canterai la tua canzone: 7 + (un bel pezzo rock, un buon modo per iniziare l’album)
La linea sottile: 7 (un Liga più “ordinario”, ma molto d’impatto)
Nel tempo: 6- (testo avvincente, musica meno)
Ci sei sempre stata: 8 e mezzo (anche per il bell’assolo di chitarra)
La verità è una scelta: 7 e mezzo (interessante l’uso dell’elettronica)
Caro il mio Francesco: 5 (sarebbe stato un 6+ se avesse fatto nomi e cognomi)
Atto di fede: 7 (il ritornello acchiappa alla grande)
Un colpo all’anima: 6 (dopo il primo ascolto, ora gli do mezzo voto in più)
Il peso della valigia: 8- (malinconica e delicata)
Taca banda: 4 e mezzo (vogliamo chiamarlo “un riempitivo”?)
Quando mi vieni a prendere: 9 (per il coraggio di averlo inserito in un album che ambisce a diventare un best seller)
Il meglio deve ancora venire: 6 (ottimo l’auspicio, meno il pezzo)
titolo: 7 (abbiamo tutti i nostri mostri. Non è facile conviverci, né tantomeno condividere il dolore che generano con gli altri)
copertina: 7 e mezzo (anche per l’idea di utilizzarla come pesce d’aprile. Belle anche il booklet interno)
arrangiamenti e suoni: 8
chitarre: 8 e mezzo
tour estivo: 7+ (sulla fiducia)
intervista a “Vanity Fair”: 4 («Mi tingo i capelli. E a 50 anni faccio ancora il cantante. Qualcuno mi vede ridicolo? Ci sto»)
Ligachannel e Bar Mario: 10 (voto interessato: hanno parlato della riedizione della mia biografia)
posso dire che alcune cose non le condivido ???